Sento in sottofondo le onde del mare che si stagliano sulla riva, i gabbiani che gridano a gran voce.
La mia sveglia sta suonando. Sono le 07:45 ed è ora di alzarsi, mi aspettano giù per colazione.
Ero già sveglio, perché i raggi del sole penetravano dalla finestra, svegliandomi dolcemente. Non amo dormire con le tapparelle alzate, ma evidentemente i miei compagni di stanza sì. Avrei potuto usare la benda che porto sempre con me, ma stavolta avevo deciso di non farlo.
Mi preparo velocemente, prendo la mia sacca e la borraccia e mi dirigo verso la sala colazioni.
Ecco il vociare che mi aspettavo, ecco che il gruppo è già pronto a parlare ancora una volta per ore di business, crescita, soldi, lavoro e tanto altro.
Prendo il mio piatto, lo riempio con salumi, pane, un pezzetto di crostata e uno di torta e alzo la testa verso le tavolate e penso: “Vicino a chi mi siedo stamattina?”. C’era l’imbarazzo della scelta, ma sapevo che qualsiasi posto avessi scelto, sarebbe stato interessante.
Mi siedo nel posto libero più vicino ed ecco che alcuni ragazzi stanno già parlando del nuovo funnel di vendita che hanno implementato per il loro ultimo cliente, per parlare poi delle loro routine mattutine, di meditazione e spiritualità. Non una cosa ordinaria per me, che sono abituato a fare colazione al pc dando un’occhiata alle email, ma dopotutto, questo non è un gruppo di persone ordinario.
Ci aspetta una giornata piena di esperienze e condivisione, di lavoro e di gioco; meglio mangiare bene e con calma.
Uscendo, ho modo di ammirare le lunghe distese di verde che mi circondano. Alberi, prati, fiori - tutto emana una sensazione di fresco, ma il sole è già alto e cocente. Iacopo ci aspetta e noi siamo impazienti di ascoltarlo.
Entriamo nella sala, il parquet riflette il sole che penetra dalle finestre. Scegliamo se sederci sui cuscini, su delle sedie in tela o se appoggiarci con la schiena al muro o a degli schienali particolari che non avevo mai visto prima.
Prendo posto in prima fila, non perché voglio essere il primo della classe, ma perché voglio vedere bene tutto ciò che Iacopo annota sulla lavagna e per potermi voltare e guardare tutti i miei nuovi compagni di avventura negli occhi, mentre ascoltano rapiti.
E’ un mastermind, anzi IL MASTERMIND, quello a cui dopo due anni passati ad ascoltare video, leggere newsletter e a sognare ho finalmente iniziato a partecipare.
E rimpiango di non averlo fatto prima.
Sento spesso parlare di quanto sia importante avere un ecosistema intorno a sé che sia potenziante, di circondarsi di persone che possano ispirarti, farti vedere il mondo da una prospettiva diversa. Bene, io ho trovato tutto questo in Funkylancers.
Conoscere persone che sono in qualche modo totalmente diverse da te e allo stesso tempo così simili è una sensazione stranissima, che ho provato pochissime volte nella vita. Certo, la propria famiglia, gli amici di infanzia, il proprio partner, sono tutte persone fondamentali, fanno parte di me. Ma qui è diverso, si respira un’atmosfera particolare e sembra quasi che non sia reale, che non sia possibile.
Ci sono persone che hanno meno esperienza di me come freelance, qualcuno non ha ancora iniziato, qualcuno ha iniziato l’anno scorso e fattura a nastro, qualcuno che da anni lavora ma riesce a stento a pagare le tasse e vivere, qualcuno sta valutando se aprire un’azienda o un’agenzia, qualcuno era milionario ed è tornato sui suoi passi per vivere un’esperienza nuova, diversa.
Ognuno sa, che anche se è diverso, gli altri non lo giudicheranno mai, ma saranno pronti a dargli tutto quello che hanno per aiutarlo.
Ognuno è diverso e, in quanto tale, unico ed irripetibile a se stesso.
Eravamo quasi in 60 e, usando solo 6 pezzi Lego, abbiamo creato ognuno un papero diverso, a sua immagine e somiglianza.
Il mio non aveva il becco, ma aveva due splendide ali rosse, ali Rosso Ferrari, come ho detto a Simone. Perché magari non sa comunicare bene, ma sa spingere forte e andare veloce.
Come questi paperi, noi siamo fatti di tanti elementi, di tante esperienze diverse e anche se facciamo lavori simili, lo facciamo in modo unico.
Siamo freelance, amiamo lavorare, ma con le nostre regole. Guai a toccarcele.
Ci diamo forza e ci aiutiamo, per raggiungere tutti un unico grande obiettivo personale: fare quello che vogliamo, come lo vogliamo, quando lo vogliamo.
Ivan
CHI SONO
Sono Ivan Colucci e vivo nella Valfortore, un piccolo territorio posto al confine tra Molise, Puglia e Campania.
Il mio sogno è creare la Fortor Valley, un’ecosistema di persone che scelgono di restare in questa terra perché ne apprezzano il valore e la qualità di vita.
Nel quotidiano, aiuto aziende e professionisti del territorio a digitalizzarsi e crescere.
Bella Ivan ! Ho provato a scriverne una anch'io ma mi mancano ancora le parole per trasmettere quello che abbiamo vissuto. Grande !